Il mondo sta cambiando! Gestiamo insieme il cambiamento. Abbiamo individuato 3 fasi fondamentali per costruire una partnership vincente!
Cerchiamo partner non clienti
Gli ultimi anni hanno segnato profondamente la nostra realtà e quindi l’intera società imponendo nuovi approcci di metodo nella gestione dei problemi, principalmente nei termini di qualità del lavoro.
Le persone hanno sviluppato un atteggiamento diverso principalmente nei confronti del tempo. Lockdown, crisi economica, guerre, informazione schizofrenica, hanno influito in modo determinante alla creazione di questa nuova percezione del lavoro e del tempo impiegato in esso.
Non è un caso che gli ultimi mesi siano stati dominati dal dibatto sul salario minimo, reddito di cittadinanza, riduzione delle ore di lavoro, giorni liberi, ecc.
Il risultato è nei fatti la cronica mancanza di personale stagionale e, quello che c’è, è scarsamente motivato, senza dedizione alcuna e, sempre più spesso, non termina neppure il periodo contrattuale. Gli esercenti si trovano sovente nella condizione di doversi affidare al primo che capita pur di rendere i servizi venduti.
Non occorre spiegare nel dettaglio quali conseguenze possa generare una situazione tale. Prima tra tutte la mancanza di serenità, che è alla base per programmare e poi sviluppare al meglio la propria mission aziendale.
In conclusione
Gli animatori, oggi, rappresentano i soggetti passivi del servizio. Il committente e l’agenzia, viceversa, sono i soggetti attivi, quelli che determinano, programmano, organizzano, gestiscono, indirizzano il servizio.
Pensare che una ragazza o un ragazzo appena preso il diploma, quindi di diciotto o vent’anni possa avere la responsabilità, la serietà, la competenza necessaria sarebbe un errore. Queste qualità vanno cercate e trovate nell’agenzia, nel proprio personale fisso, nei programmi, nel colloquio costante.
Una collaborazione che vuole essere vincente deve basarsi sulla fiducia reciproca, sulla capacità di recuperare quando si sbaglia, di correggere quando la direzione è sbagliata. Imputare oggi a un’agenzia il comportamento (si intende soprattuto fuori dall’ambito strettamente lavorativo) degli animatori significa non aver compreso quanto sia davvero cambiata la mentalità e il rapporto con la società, con la responsabilità, la gerarchia, le istituzioni, ecc., che questa nuova generazione ha sviluppato negli ultimi anni.
Hidalgo Animazione si pone la sfida quotidiana di intercettare e trasferire quanta professionalità possibile nei profili più idonei ben sapendo, al contempo, di pescare in questo mare.
In conclusione, siamo fortemente convinti, che per sviluppare un buon servizio di intrattenimento non basti semplicemente condividere un curriculum interessante. Abbiamo imparato a nostre spese, che anche i profili più brillanti, alla fine non riescono ad entrare profondamente nell’ottica del lavoro e delle sue dinamiche più tipiche.
Gli operatori rimangono sempre più spesso in superficie e più che un esperienza considerano la “stagione”, un passaggio, spesso rapido. Le disponibilità si sono ridotte in modo sensibile. Oggi è quasi impossibile trovare persone disposte a fare quattro mesi, nel migliore dei casi, non oltre i due. Si annoiano in fretta e in mancanza di altri stimoli, extralavorativi, spesso si dimettono. L’emotività è aumentata, così come la necessità di ricevere endorsement.
Da queste considerazioni abbiamo compreso quanto fosse necessario un cambio di mentalità e quindi di approccio e di conseguenza, ne facciamo oggetto di confronto con i nostri committenti. Se si comprende questa specifica caratteristica che avvolge tutti gli operatori, sarà più semplice organizzare e sviluppare un servizio efficace.
Noi Abbiamo individuato 3 fasi fondamentali ATTORNO A CUI COSTRUIRE UNA PARTNERSHIP VINCENTE INDIRIZZATA ALLA MASSIMA TRASPARENZA AI FINI DI UNA COLLABORAZIONE SOLIDA E DURATURA vuoi saperne di più, entriamo in contatto!
Pensieri e riflessioni di Giulio Romano